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Aforismi e citazioni di Sergio Marchionne

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Aforismi e citazioni di Sergio Marchionne

 

Dobbiamo giocare una partita in un mercato che non conosce il concetto dell’etica. Se non ci saranno le condizioni per giocarla, se ci saranno dei blocchi politici, finanziari o economici, la Fiat sposterà la sua partita da qualche altra parte. Oggi è in grado di farlo. La mia non è una minaccia. Dico soltanto che non posso fermare questa baracca.

Trovavo Gianni Agnelli una persona affascinante. Mi interessava soprattutto il suo contorno, ciò che riusciva a muovere con una parola, un gesto.

Siamo usciti dall’acqua che ci stava per affogare, ma dobbiamo conservare la paura di ricaderci. Dobbiamo temere l’acqua anche quando non c’è.

Mi sveglio di solito alle cinque del mattino e per un paio d’ore leggo i giornali. Prima il Financial Times e il Wall Street Journal, poi quelli italiani: Repubblica, Corriere, il Sole, la Stampa. I quotidiani italiani hanno articoli bellissimi, straordinari pezzi culturali, ma resto sempre perplesso sulle troppe pagine dedicate alla politica, soprattutto a un certo tipo di politica.

Non credo assolutamente alla regola che più sono giovani più sono bravi. Anzi. Sono per il riconoscimento delle capacità delle persone, che abbiano trenta o sessant’anni.

Non possiamo mai dire: le cose vanno bene. Semmai: le cose non vanno male. Dobbiamo essere paranoici. Il percorso è difficilissimo. Siamo dei sopravvissuti e l’onore dei sopravvissuti è sopravvivere.

 

un autore a caso

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