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Aforismi e citazioni di Carlo Emilio Gadda

carlo emilio gadda

Aforismi e citazioni di Carlo Emilio Gadda

 

L’attimo fuggiva, oh, che altro può fare un attimo?

Se un’idea è più moderna di un’altra, è segno che non sono immortali ne l’una ne l’altra.

Le parole sono ancelle d’una Circe bagasciona, e tramutano in bestia chi si lascia affascinare dal loro tintinnìo.

Il mio gran male è stato sempre e sarà sempre uno: quello di desiderare e sognare, invece di volere e fare.

Gli italiani generosissimi in tutto non sono generosi quando si tratta di pensare.

Io: il più lurido dei pronomi.

Una difficilissima elaborazione e costruzione morale fatta di incredibili sforzi e autoinibizioni individuali e puri e leganti entusiasmi, darà una più perfetta socialità di quella in cui siamo oggi immersi.

Le parole sacre, vedute le labbra dell’autore, ne rifuggono. Le cose sacre, veduto il cuore dell’autore, vi si fermano.

Gli schidioni della cintura di castità erano ancora nel magazzino delle idee compossibili. O servivano ai rosticceri di via Larga, da infilarci dei polli.

La volizione del volitivo giovane involveva già del suo velle la fuggitiva labilità degli eventi.

Le parole non bastano e sdraiarsi nel comodo letto della vanità ciarliera è come farsi smidollare da una cupa e sonnolenta meretrice.

Il fumare lo aiutava molto davanti alle donne, a cui il fumo piace, anche perché lo ritengono, e magari con ragione, un gradevole presagio dell’arrosto.

 

un autore a caso

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