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Aforismi e citazioni di Alessandro D Avenia

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Aforismi e citazioni di Alessandro D Avenia

 

Perché quando c 'è di mezzo l'amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando. Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci.

Sono nato il primo giorno di scuola, cresciuto e invecchiato in soli duecento giorni.

La vita è l'unica cosa che non si inganna, se tu cuore, hai il coraggio di accettarla.

Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore.
L'amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità.

La vita è un'interrogazione fatta per estorcerti una verità che non sai e che farai finta di ricordare pur di non soffrire ancora, fino a convincerti di quella menzogna, dimenticando che l'hai inventata tu.

Il mio cervello si è trasformato in una telecamera, perché il cuore potesse rivedere in qualsiasi momento il più bel film mai girato sulla faccia della Terra.

Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del colore giusto.

Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco.

Strappare la bellezza al mondo ovunque essa sia e regalarla a chi ti sta accanto: per questo sono al mondo.

Non ho più dubbi.
In quel sorriso c'è il senso di tutto quello che sto cercando.

Margherita rise e se avesse potuto guardarsi allo specchio forse avrebbe scoperto di essere bella. Come l'amore dopo un litigio, così il sorriso dopo un pianto è lo spettacolo migliore che una donna possa mettere in scena.

La mia corazza di ferro si è ammorbidita fino a diventare di panna nel giro di poche ore.

Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L'altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. È una di quelle cose che mettono paura quando le fai. Perché gli occhi sono la vita in miniatura. Bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l'iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo. Ed è lì che mi sono tuffato guardando Silvia in quel modo, nell'oceano profondo della sua vita, entrandoci dentro e lasciando entrare lei nella mia: gli occhi Ma non ho retto lo sguardo. Invece Silvia sì.

Solo chi ama il tuo odore ti ama davvero.

Decisamente la Poesia non serve a nulla, è solo una scusa per innamorarsi.

Per una donna le parole hanno un peso, non sono leggere come per un uomo. Una donna ci crede alle parole, soprattutto quando è un uomo a pronunciarle, solo a lei.

Il mondo è una conchiglia.
Fa eco alla luce, dà tutta quella che riceve, anche sotto forma di ombre. E la luce è l'unico comandamento dell'alba. Un comandamento ruvido, perché quando si viene alla luce viene anche da piangere.

Stai arrivando: vieni e stravolgimi la vita.

La memoria delle donne non è nella testa ma nel corpo, dappertutto. Ogni parte ricorda, soprattutto quando ha perso la mano che la accarezzava, le braccia che la sollevavano, le labbra che la baciavano.

Un sorriso può avere gradi di intensità insospettati.

Mi sono sempre chiesto perché amore e sangue avessero lo stesso colore: adesso lo so.

Perché per una donna le parole hanno un peso, non sono leggere come per un uomo. Una donna ci crede alle parole, sopratutto quando è un uomo a pronunciarle, solo a lei.

I sogni veri si costruiscono con gli ostacoli. Altrimenti non si trasformano in progetti, ma restano sogni. La differenza fra un sogno e un progetto è proprio questa.

Gioia e dolore vengono da quella stanza e sono la chiave per entrarci. Gioia e dolore piangono le stesse lacrime, sono la madreperla della vita, e quel che conta nella vita è mantenere intatto quel pezzetto di cuore, così difficile da raggiungere, così difficile da ascoltare, così difficile da donare, perché lì tutto è vero.

Lo scopo dell'arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita.

Sono uno scrittore e insegnante, perdutamente innamorato della realtà.

La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita.

La vita è anarchia pura e l'istinto di sopravvivenza è l'unico ordine accettabile imposto al caos delle cose.

Quello che so è che cerchiamo la vita. Il nostro respiro non ci basta e vogliamo il respiro di un altro. Vogliamo respirare di più, vogliamo tutto il fiato di tutta la vita.

Regalare il proprio dolore agli altri, è il più bell'atto di fiducia che si possa fare.

Andrea abbracciò la sorella. Si aggrappò a Margherita come se fosse un salvagente e cominciò a galleggiare nel sonno pochi secondi dopo. Margherita non riusciva a dormire, ma almeno quella notte i mostri avrebbero lasciato in pace suo fratello e divorato solo il suo sonno. Chi ha un amore che veglia può dormire sonni tranquilli. Ma l'amore a volte si fulmina: perché a poco a poco il filo si assottiglia a causa di quello stesso calore che lo accende.

Con lo sguardo fisso, immobile, attento su di lei, mi chiedo perché il dolore e la gioia piangano allo stesso modo.

Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell'essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.

Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto.

Le pagine diventano bianche, manca inchiostro alla vita.

E un bacio è il ponte rosso che costruiamo tra le nostre anime, che danzano sulla vertigine bianca della vita senza paura di cadere.

Quando ci sembra di non pensare a niente, in realtà noi pensiamo a quello che ci sta a cuore. L'amore è una specie di forza di gravità: invisibile e universale, come quella fisica. Inevitabilmente il nostro cuore, i nostri occhi, le nostre parole, senza che ce ne rendiamo conto vanno a finire lì, su ciò che amiamo, come la mela con la gravità. [...] Anche chi pensa di non amare nulla ama qualcosa. E i suoi pensieri vanno lì, senza che se ne renda conto. Il punto non è se amiamo o no, ma cosa amiamo.

Siamo fatti l'uno per l'altra. Io lo so. Lei no. Non sa di amarmi. Non ancora.

Solo chi fa domande sui dettagli ha provato a sentire cosa sente il tuo cuore. I dettagli. I dettagli: un modo di amare davvero.

Grazie a quell'abbraccio sento i miei spigoli, i miei difetti, le mie spine. E li sento già smussati, addolcirsi, e incastrarsi con dolcezza nei vuoti di lei.

Ci sono ragazze che ti fanno girare la testa per la loro bellezza. Beatrice mi pianta un mattone nello stomaco, un peso che devi portare, un peso dolce. Deve essere questo il segno del vero amore. Non semplicemente l'amore che ti fa girare la testa come una vertigine, ma l'amore che ti pianta al suolo come la gravità.

Ma l'amore è un'altra cosa. L'amore non dà pace. L'amore è insonne. L'amore è elevare a potenza. L'amore è veloce. L'amore è domani. L'amore è tsunami. L'amore è rossosangue.

Beatrice è vino rosso. Mi ubriaca: io la amo.

I pensieri bianchi non portano a niente e i pensieri bianchi li devo eliminare.

Il t9 è l'invenzione del ventunesimo secolo. Ti risparmia un sacco di tempo e ti regala 4 risate, perché quando tu vuoi scrivere una parola lui ne intuisce un'altra, che a volte è quella opposta. Per esempio quando devo scrivere "scusa", la parola che viene fuori è "paura". È una coincidenza singolare, perché quando io devo chiedere scusa per qualcosa ho sempre una gran paura.

Da grande voglio una famiglia unita come la loro. Perché anche se stai male rimani tranquillo, e questo è il senso di una vita ben spesa: qualcuno che ti ama anche quando stai male. Qualcuno che sopporta il tuo odore. Solo chi ama il tuo odore ti ama davvero. Ti dà forza, ti dà serenità. E mi sembra un bel modo di mettere una diga ai dolori che capitano nella vita.

Quando non hai sogni li rubi agli altri, perché non li abbiano neanche loro. L'invidia ti brucia il cuore e quel fuoco divora tutto.

Se mi concentro sul mio corpo sento dolore, e se mi concentro sui miei pensieri sento ancora più dolore. Perché il dolore ha deciso di diventare il migliore amico?

Io la vedo quella balena bianca. Enorme. E ho il terrore che mi divori davvero.

Tristezza, solitudine, rabbia. Quasi tutte le canzoni che mi piacciono ne parlano. Suonandole è come se affrontassi quei mostri, soprattutto quando non riesci neanche a dare loro un nome. Poi, però, finita la musica, quelle cose restano lì. Certo, magari adesso le sai riconoscere meglio, ma nessuno le ha magicamente spazzate via.

Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi.

Datemi un motorino, anche un bat-cinquantino, e vi solleverò il mondo.

Gandalf è un uomo fatto di vento, hai l'impressione che possa volare via da un momento all'altro come un palloncino e ti chiedi come faccia a reggere orde di barbarici liceali.

L'unico modo per vedere le stelle non è desiderare, ma farsi male.

- Leuos: Bianco. Da questa deriva la parola italiana "luce.
- Aima: Sangue. Da questa deriva la parola italiana "ematoma" (grumo di sangue).
[Se metti insieme quelle due parole paurose, ne viene fuori una ancora più terribile: leucemia]
[Un nome che deriva dal greco e significa "sangue bianco"]
[Lo sapevo che il bianco è una fregatura. Come può il sangue essere bianco?]
[Il sangue è rosso e basta]
[Le lacrime sono salate e basta]
[Silvia me lo ha detto il lacrime]
- Beatrice ha la leucemia.
[E le sue lacrime sono diventate le mie]

Mi sento come l'aereo, che è precipitato. Distrutta. Mi sento come il deserto, che è monotono. Noiosa. Mi sento come il pilota, che è lì da solo. Disperata. Mi sento come l'elefante, che è stato mangiato dal serpente. Inghiottita. Mi sento come il bambino, che non viene preso sul serio dagli adulti. Incompresa. Mi sento come la pecora, che è stata disegnata nella scatola. Imprigionata. Mi sento come il pianeta, che è lontano. Piccola. Mi sento come il tramonto del sole, che è diventato abitudine. Senza valore. Mi sento come il baobab, che è un pericolo. Indesiderata. Mi sento come il vulcano, che sta per esplodere. Impaziente. Mi sento come il re, che si aspetta troppo. Delusa. Mi sento come il vanitoso, che vorrebbe essere ammirato. Insoddisfatta. Mi sento come l'ubriacone, che beve per dimenticare. Dipendente. Mi sento come l'uomo che accende i lampioni, oppresso dalla consegna. Schiacciata. Mi sento come il geografo, che vuol capire tutto ciò che esiste. Ignara. Ma sono anche il fiore, che ama il Piccolo Principe. Sono anche il Piccolo Principe, che vuole addomesticare la volpe. Sono la volpe, che riesce a fidarsi di qualcuno, costi quel che costi. E di me si deve prendere tutto, quello che sono e quello che non sono. Ma ho una paura dannata del morso del serpente.

"Dov'eri finita?"
"Da nessuna parte."
"Da nessuna parte? E con chi eri?"
"Una compagna."
"E chi è?"
"Marta."
"Perché non mi hai risposto?"
"Non potevo."
"Che vuol dire" non potevo "?"
"Ero alle prove teatrali."
"Alle prove di che?"
"Non ho fatto niente di male."
"E non potevi avvertirmi?"
"La mamma di Marta disegna e cuce costumi splendidi."
"Perché non mi hai avvertito?"
"Non volevo che rovinassi tutto. Perché se n'è andato?"
"Non lo so."
"Non lo sai? Nessuno sa mai niente!"
"Ho provato a chiamarlo... Nulla."
"Dimmi la verità."
"Non mi ama più."
"E tu? Lo ami ancora?"
"Si."
"Allora perché lo hai fatto andar via?"
"Non mi ha chiesto il permesso..."
"Non lo amavi abbastanza. Se uno ha un tesoro, non lo perde. Se lo tiene stretto a tutti i costi: è questione di vita o di morte."

Raccontami la tua storia; se ciò che hai patito si dimostrerà, alla considerazione, soltanto un millesimo di ciò che ho patito io, ebbene, tu sei un uomo allora, e io ho sofferto come una fanciulla; eppure tu somigli alla pazienza che contempla le tombe dei re e disarma la sventura col sorriso.

Il brutto della vita è che non ci sono le istruzioni per l'uso.

La notte è il luogo delle parole.

L'amore non è un aperitivo o una cena fuori, ma una dannatissima quotidianità che diventa una sorpresa ogni giorno grazie al fatto di essere in due. Tu questo non lo sai. Tu non sai cos'è amore. Tu ti esalti con i tuoi libri, ami loro, non le persone. Ami le parole, non la vita, perché la vita ha le ombre fa male. Tu parli, parli, ma non ascolti. Tu prendi, prendi, ma non dai nulla.

"Dove sei... dove sei..."
"Ecco la camomilla."
"Grazie. Come fai con cinque figli?"
"Come farei senza..."
"Troppe preoccupazioni, ansie, dolori..."
"Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l'hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l'amore di cinque figli..."
"e se tuo marito se ne andasse?"
"C'è stato un momento in cui volevo andarmene io..."
"Tu?"
"Si. Ero stanca, mi sentivo sola."
"E poi?"
"Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d'aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c'ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell'estate dopo la maturità."
"E i ragazzi?"
"Sparsi tra amici e parenti..."
"Sembra un film..."
"Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà."

È come se lui fosse morto e rinascesse a contatto con quell'acqua. Finalmente libero, scopre di avere già tutto quello di cui ha bisogno.

"Una volta ho sognato una donna bellissima, vestita di un cappotto bianco. Mi guardava e sorrideva. Le ho chiesto:" Da dove viene la tua bellezza? ". e la donna mi ha risposto:" Un giorno piangevi e io mi sono strofinata il viso con le tue lacrime ". Andrà tutto bene, Margherita, andrà tutto bene..."

Nessun abbraccio, nessun bacio, nessuna carezza, nessun amplesso era capace di guarire la ferita. Cerotti. Uno sopra l'altro, una montagna, su un taglio che non era mai stato pulito e disinfettato.

un autore a caso

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